giovedì 4 luglio 2013

10

Premetto che fin da bambina ho nutrito precise preferenze per alcuni numeri. Non che abbia mai amato smaniosamente la matematica (... anzi!). Poi, ironia della sorte, ho finito con l'innamorarmi di un matematico. Ma questa è un'altra storia. 


Il numero 10 non mi garba tanto. E' un numero pari e a me i numeri pari non piacciono. E non lo collego a nulla di significativo nella mia vita. Fino a questa mattina, in cui prepotentemente mi ha ricordato che 10 anni sono trascorsi dall'esame di maturità.
Azz, 10 anni!!! Fa' un certo effetto. Quindi mi domando dove io sia stata in tutto questo tempo. Ho forse vissuto una vita parallela, perché proprio non mi sono accorta dello scorrere del tempo!
Si, va bene, adesso tiro fuori la solita menata del tempo che vola, che dopo i 18 anni tutto scorre via troppo in fretta, che sono quasi alla soglia dei 30 anni, che inizio a sentirmi grande, i doveri, le responsabilità, ecc...

Ok, ok, mi autocensuro prima di sbrodolare tanto altro. Però...
Sì, c'è un però. Sta di fatto che quel 4 luglio del 2003 appena uscita dal mio liceo mi sentivo un leone pronto a lottare nel mondo. Era a tutti gli effetti il mio Indipendence day, avevo anche preso la patente. Poi sono arrivati gli anni dell'università, un paio di love story ammuffite, un semestre in erasmus, la laurea presa disperatamente e un lavoro superprecario. Peccato che in tutto ciò quel leone sia andato in vacanza, a Honolulu con mago Merlino o alle Seychelles, facendosi sostituire da un coniglio tremante, impaurito e soprattutto indeciso. Non mi lamento di questi 10 anni, sono stati il prolungamento della mia adolescenza o forse la mia vera adolescenza. Posso dire che di quel che avevo idealmente programmato 10 anni fa, forse sono riuscita a realizzarne il 20-30%. E va bene così.
In fondo, il meglio deve ancora venire.


Nessun commento:

Posta un commento

Un segno del tuo passaggio...